Non è solo questione di pi greco

Oggi la matematica è abbastanza "di moda". E Prisma vuole mostrare a più cittadini possibile che un buon rapporto con la scienza e in particolare con la matematica regala speranza di una società migliore.

Il 14 marzo è appena passato e ancora oggi, se cercate la voce “matematica” in rete, trovate una valanga di iniziative legate al Pi greco.  Non è sempre stato così, neppure in anni abbastanza vicini a noi, ma oggi la matematica è abbastanza “di moda”.

A me sembra che questa presenza sia una bella cosa e che non si possa assolutamente fare gli spocchiosi di fronte a questa “volgarizzazione” Quando mi chiedono quale ruolo assegno a Prisma in questo panorama, in generale rispondo che Prisma si dà il compito di dare sostanza alla “moda”, di sostenerla cogliendo gli spunti che la quotidianità ci offre e di usare il momento favorevole per mostrare a più cittadini possibile che un buon rapporto con la scienza e in particolare con la matematica regala speranza di una società migliore.

Prisma è fortunato perché non ha bisogno di aspettare “il giorno mondiale della…” per parlare, ad esempio, di Ada Lovelace. E perché può raccontare di iniziative di grande impatto come la mostra su Leonardo “scienziato” alle Scuderie del Quirinale che è su tutti i quotidiani (e di cui noi di Prisma siamo media partner) ma anche di iniziative più piccole come le “Case della Scienza” a Imola dove si parlerà di spazi non solo astronomici ma anche matematici e persino artistici.

In realtà, mi piacerebbe che Prisma diventasse un posto dove si impara a sostenere anche uno sguardo verso la cronaca, cogliendone gli stimoli almeno su alcuni temi ben individuati. In fin dei conti, l’idea che lo regge è che la sensibilità matematica si costruisce con calma ma con determinazione e continuità.

Simonetta Di Sieno

 

 

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