Giochi matematici – Ma non c’è una soluzione più semplice???
Capita che alcuni nostri lettori talvolta “si arrabbino” quando leggono le soluzioni che i giochisti di Prisma propongono nel dossier dedicato ai giochi matematici. “Si
È il contesto che crea la disabilità
Un medico libanese aveva detto a sua madre che sarebbe stato uno spreco farla studiare, che era inutile investire su di lei, figlia di immigrati
Pensieri divergenti – Opposti e doppi
La Reuters, una delle più antiche e rigorose agenzie di stampa internazionali, meno di un anno fa andò a verificare l’autenticità di una terrificante fotografia
- STORIA DI COPERTINA Perché la storia della matematica ci appassiona di Angelo Guerraggio | “La storia della matematica è un valore civile e politico” di Angelo Guerraggio | Sulle spalle dei giganti di Anna Asti | Pierre de Fermat per diletto e per passione di Paolo Caressa | Galois, un genio rivoluzionario di Fabrizio Luccio e Linda Pagli | La diserzione dalla vita di Paolo Maria Mariano | L’Umanesimo matematico di Urbino di Silvia Benvenuti
- COMICS & SCIENCE Sofia Kovalevska di Alice Milani
- SPECIALE PI-DAY Social pi greco di Sandra Lucente | Elogio di Pitagora a cura di Carlo Toffalori | L’illusione artistica del π di Maria Concetta Ragusa
- ATTUALITÀ “Sono qui per aiutarvi ma non mi diverto come voi” di Elisa Buson | L’intelligenza dietro l’angolo di Stefano Pisani | Pnrr, ora è ansia da prestazione di Romualdo Gianoli
- MONDO È in Qatar che passa la nostra sicurezza energetica di Gianmarco Pondrano Altavilla | C’è del folle in Danimarca di Paolo Gangemi | La più grande storia del XXI secolo di Luca Alberini
- SCIENZA La seconda vita dell’aspirina di Simona Regina | Le lune ghiacciate di Giove di Giovanni Covone
di Vincenzo Mulè, Direttore Responsabile
Sapere e realtà
L’età e il tempo costituiscono il filo conduttore degli ultimi due numeri di Prisma. Nel mese scorso riflettevamo se anche per gli over 60 potesse esistere la possibilità di raggiungere risultati scientifici importanti. Questo mese una ricorrenza per noi importante e lusinghiera ci impone altre riflessioni sul tempo che passa. Senza contare l’appuntamento di fine marzo a Urbino per il convegno, organizzato assieme al Centro Pristem, sulla storia della matematica. Nel suo Avere tempo. Saggio di cronosofia, il filosofo Paul Chabot afferma che essere significa avere tempo e individua quattro regimi temporali che dominano le attività dell’uomo contemporaneo e che sono in contrasto tra loro: il fato (imperativo biologico della vita fino alla morte), il progresso (imperativo del futuro), l’ipertempo (tirannia del presente e tecnocapitalismo: il tempo è ovunque e da nessuna parte) e la scadenza (conto alla rovescia verso la catastrofe ecologica). Ma quale temporalità dovrebbe essere preferita? Chabot
Walter Leoni / Symmaceo Communications