Diamo i numeri
-3,3%
è la percentuale di diminuzione nel 2021 nell’uso di antibiotici in Italia rispetto al 2020, sebbene i consumi si mantengano ancora superiori a quelli medi europei. In confronto agli altri Paesi continentali, in Italia si fa maggior ricorso ad antibiotici ad ampio spettro.
30%
è la percentuale di cittadini italiani che nel 2021 ha ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici. Negli over 85 la percentuale raggiunge il 50%. Nella popolazione pediatrica tra i 2 e i 5 anni d'età il 40% di bambini ha ricevuto nell'anno almeno una prescrizione.
17,1
è il numero di dosi definite giornaliere (Ddd) prescritte in Italia nel 2021 per mille abitanti, con un'ampia variabilità regionale nei consumi e “significativi margini di miglioramento dell'appropriatezza prescrittiva soprattutto nelle regioni del Sud". La media dei Paesi Ue/See è di 15,01.
36%
dei consumi totali di antibiotici in Italia è relativo alle penicilline in associazione agli inibitori delle beta-lattamasi, seguiti dai macrolidi e dai fluorochinoloni.
47%
è la percentuale di consumo degli antibiotici del gruppo 'Access', considerati antibiotici di prima scelta, che secondo l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) dovrebbero costituire almeno il 60% dei consumi totali.
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Editoriale

di Vincenzo Mulè, Direttore Responsabile

Giù il cappello

C’è una frase di Alessandro Bratti, il segretario dell’Autorità di bacino del Delta del Po incontrato nel corso del nostro racconto del Grande fiume, che più di altre mi ha colpito. Spiegando le difficoltà che l’Autorità incontra nel dialogare con determinate categorie professionali per concordare azioni di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, a un certo punto ha detto: “Dobbiamo fare pace con la questione. Quello che facevamo 40 anni fa non è detto che sia ancora la cosa migliore che si possa fare oggi”. Massimo Sideri è un giornalista del Corriere della Sera. Editorialista e inviato, è l’autore di un’interessante newsletter settimanale (One more thing) che tratta di temi di scienza, innovazione e tecnologia. In una delle ultime, parlando di come ChatGpt influenzerà le nostre ricerche online, Sideri citava La struttura delle rivoluzioni scientifiche del filosofo della scienza Thomas Kuhn. Scrive Sideri: “Le società determinano le forze che definiscono

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Controcopertina

Walter Leoni / Symmaceo Communications