Tra didattica laboratoriale, attenzione alla persona e corsi MathUp: Lucia Battistella ci racconta il Liceo “Casiraghi” di Cinisello Balsamo, premiato dalla classifica Eduscopio 2022

Ogni anno la classifica degli istituti secondari di secondo grado stilata da Eduscopio per la Fondazione Agnelli fa discutere, e quest’anno non è andata diversamente. Si può non essere d’accordo sui criteri utilizzati, sull’efficacia degli indicatori selezionati – il rendimento dei diplomati nel primo anno di università (media dei voti e numero di esami sostenuti) e l’indice di occupazione per i diplomati degli istituti tecnici e professionali – però alla fine la leggono e commentano tutti. Per fare due chiacchiere sull’argomento, abbiamo intervistato la professoressa Lucia Battistella, docente di matematica e fisica al Liceo “Casiraghi” di Cinisello Balsamo, primo classificato tra i licei pubblici dell’area del Milanese e referente dei corsi MathUp di fisica per le superiori.

 

Buongiorno Lucia… e innanzitutto complimenti! La grande soddisfazione derivante dal vedere il proprio liceo al vertice della graduatoria Eduscopio per l’area del Milanese porta con sé la consapevolezza che all’interno dell’Istituto siano state fatte scelte giuste, siano state attivate sinergie vincenti. Quali nel vostro caso?

Per me che sono una docente credo sia fondamentale la scelta di uno stile di didattica e di avvicinamento alla persona, mirata al raggiungimento della realizzazione personale e orientativa degli studenti. Questo comporta certamente scelte concrete e condivise tra docenti di tutte le materie, guidate e supportate dalla dirigenza, che fa tesoro della disponibilità e delle potenzialità dei docenti, dando alla scuola un carattere distintivo e unico. “We move as one” non è uno slogan per singoli insegnanti ma è il risultato di tante piccole azioni, caratteristiche della ricchezza e della diversità dei vari docenti, ma che hanno come scopo finale una meta uguale per tutti: la crescita e la valorizzazione delle abilità e delle competenze delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.

A cascata, segue anche la conferma di avere adottato le strategie didattiche corrette nelle proprie discipline, matematica e fisica nel suo caso. In quale direzione si è mossa?

Personalmente ho scelto di attivare più strumenti laboratoriali di fisica, sia in orario curricolare che extracurricolare, per favorire la comprensione della materia e la sua applicabilità in contesti quotidiani. Mi occupo in particolare del progetto ConCERN, dedicato ai raggi cosmici e alla radioattività naturale e rivolto a studenti di tutte le classi e indirizzi che sviluppa contenuti scientifici, ma anche l’autonomia nella gestione e risoluzione dei problemi, la collaborazione e la comunicazione di concetti scientifici in italiano e inglese. Per fare questo mi avvalgo del supporto di ricercatori esperti INFN e CERN che ci accompagnano in questa avventura e insegnano la ricerca scientifica passo dopo passo con passione e dedizione. Tre parole caratterizzano la direzione nella quale mi sono mossa: trasversalità, condivisione, passione. Ho visto queste parole diventare concrete nell’attività dei ricercatori e lavorando con altri docenti, ma soprattutto le ho viste applicate dagli studenti che condividono con estrema dedizione il loro sapere con i coetanei.

Per la matematica il mio liceo ha da poco introdotto il “liceo matematico”. Anche questa è una direzione importante e significativa perché porta nuovi metodi di insegnamento per le nuove generazioni, favorendo l’apprendimento della matematica attraverso idee concrete e laboratoriali. La direzione in cui si muove la scuola è dunque il frutto dello stile, delle scelte e della disponibilità di tanti docenti, più che la “direzione” personale dei singoli.

Quanto ha pesato in questo l’esperienza di MathUp, in cui lei è coordinatrice dei corsi per fisica della secondaria di secondo grado?

Avere la possibilità di incontrare docenti interessati all’insegnamento della fisica moderna è sempre una ricchezza e una fonte di nuove idee e sono grata a MathUp per avermi dato questa opportunità. Poter creare una rete tra i docenti che si iscrivono è difficile, perché gli iscritti sono spesso tutti molto impegnati nella didattica ordinaria ed è pertanto un grande successo quando si instaura un clima collaborativo e trasversale tra persone che abitano in regioni distanti e insegnano in scuole con indirizzi molto diversi tra loro. È una sfida che ogni anno raccolgo, sperando di apportare qualche beneficio nella didattica della fisica, soprattutto grazie anche alle lezioni del prof. Dario Menasce che con le sue splendide animazioni rende intuitivi concetti difficili e offre spunti originali per poterli trasmettere alle nuove generazioni ormai sempre più abituate al digitale.

Come pensa sia possibile incentivare lo studio delle discipline STEM, riconosciute universalmente come sempre più decisive per il futuro lavorativo ma anche per una cittadinanza consapevole?

Lo studio delle discipline STEM è certamente importante su molti fronti sia lavorativi che di cittadinanza non solo per tutti gli indirizzi di scuola, ma in generale per tutti coloro che presto diventeranno donne e uomini della nostra società. Per incentivare lo studio di queste discipline mi piace pensare che ogni materia STEM contribuisca alla formazione così come gli strumenti di un’orchestra contribuiscono alla creazione di una sinfonia unica. Finché ogni materia viene trattata in modo autonomo e indipendente è difficile incentivare lo studio e creare una “mentalità STEM” ed è per questo che è importante valorizzare percorsi multidisciplinari che richiedono contemporaneamente competenze e abilità non sempre sviluppate tramite le attività curricolari. Oggi stiamo fortunatamente andando sempre più verso le discipline STEAM, coinvolgendo anche l’arte, ma mi auguro che, in ogni scuola di ogni indirizzo, tutte le discipline possano concorrere alla formazione di una figura adulta e completa sia dal punto di vista umanistico che scientifico. Insomma un’orchestra completa, con tutti gli strumenti, al fine di creare una sinfonia innovativa e … bellissima.

 

 

 

Una risposta

  1. Viva gli insegnanti entusiasti e appassionati. Un enorme GRAZIE a nome di tutto il Paese per quanto riuscite a trasmettere di positivo ai nostri ragazzi. Complimenti a Lucia e al Liceo Casiraghi

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