Libri – Marco Malvaldi, “Oscura e celeste”

 

 

Tra notti intere trascorse osservando stelle e pianeti con il cannocchiale, dotte riflessioni sul sistema copernicano e sulle oscillazioni del pendolo e geniali intuizioni matematiche, il grande scienziato dovrà trovare il modo di usare il proprio ingegno anche per risolvere un complicato caso di omicidio che minaccia il convento delle amate figlie  

In una Firenze devastata dalla peste bubbonica e dalla carestia, tra fede, superstizione e rudimentali provvedimenti medici, lo scienziato più famoso d’Italia – e probabilmente d’Europa – sta con fatica ultimando un libro destinato a cambiare per sempre la percezione dell’universo dell’uomo: il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Galileo Galilei, già ottenuta l’approvazione papale e l’imprimatur, sta apportando le ultime correzioni richieste dalla Chiesa, tra cui l’inserimento della nicodemica lettera introduttiva che dovrebbe tutelarlo ribadendo il valore puramente ipotetico del sistema copernicano, quando si trova improvvisamente coinvolto in un caso di omicidio avvenuto nel convento dove vivono le sue figlie, Suor Maria Celeste, al secolo Virginia Galilei, e Suor Arcangela, Livia Galilei.

Ne nasce un intreccio appassionante, storicamente costruito con grande solidità, che ci immerge in una realtà lontana da noi ma così ben descritta che sembra possa essere toccata. Malvaldi, da scrittore di razza qual è, mescola sapientemente realtà e finzione, approfittando di un “buco” nell’epistolario del grande scienziato con la figlia – Celeste e il padre tennero una fittissima corrispondenza epistolare, interrotta solo tra il 1631 e il 1632, l’anno in questione, quando Galileo si trasferì ad Arcetri, a poche centinaia di metri dalle figlie, che poteva quindi andare a trovare quotidianamente – per trascinarci in una storia che sa di avventura, cultura e scienza. Sono storicamente esistiti, come a tutti evidente, Galileo – di cui non tutti però conoscono ad esempio la passione per il buon vino e i giovanili versi goliardici – e le figlie, le figure politiche del Granducato di Toscana, le gerarchie ecclesiastiche fino agli ultimi confessori, sono autentici i cognomi dei gesuiti del Collegio romano, più che autentica la pittrice Artemisia Gentileschi che fa capolino tra le pagine in un prezioso cameo d’artista. Pochi i personaggi di fantasia, tra cui però uno spicca sugli altri, Suor Agnese, “la quale è un omaggio già a partire dal nome ad Agnes Pockels, pioniera della fisica a cavallo tra il XIX e il XX secolo”, autrice di fondamentali studi sulle superfici, che determinò la dimensione di una molecola di acido oleico con precisione sbalorditiva avendo come strumenti un semplice lavandino, dei fili e un bottone. In lei Malvaldi fonde la potenza del talento matematico che non conosce età o origini sociali e il destino di morte, vero motore del nostro giallo.

Brillante nella scrittura, pungente ed ironico fin dalla presentazione dei personaggi – basti citare Galileo “a sessantasette anni suonati e nonostante la vista ormai calante è alle prese con un’opera che cambierà il cielo per sempre. E poi non dite che i vecchi sono rimbambiti” o Cristoforo Clavio, “un gesuita ma anche un ganzo” o ancora Orazio Grassi, “un gesuita ma anche un fesso” – capace di improvvise e mordaci connessioni tra passato e presente – “ma del resto è noto che, per riconoscere gli atti sessuali in luoghi consacrati, alla chiesa cattolica ci è sempre voluto parecchio tempo” – Malvaldi tiene avvinto il lettore fino all’ultima pagina con un giallo storico avvincente che risulta accattivante per i tanti aspetti ricordati ma anche per la passione per la scienza e la matematica che trasuda dalle molte pagine dedicate alla teoria degli indivisibili di Cavalieri, alla caduta dei gravi, alla meccanica degli orologi… davvero una lettura piacevole e istruttiva!

 

Marco Malvaldi

Oscura e celeste

Giunti editore (2023)

pp. 352, € 19,00

 

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