Lorenzo conquista Pisa

Lorenzo continua a crescere. Il ragazzo prodigio della matematica, che incontrammo nella sua casa di Ostia lo scorso anno, continua a bruciare le tappe grazie alla sua intelligenza e alla passione per la matematica. È di questi giorni, infatti, la notizia della sua iscrizione all’Università di Pisa. Lo ha potuto fare, spiegano dall’università i Pisa, dopo “avere completato gli studi di scuola secondaria e avere già  frequentato il primo anno del corso di laurea in Matematica all’Università di Göttingen, in Germania”.   

Il ragazzo prodigio ha scoperto il fascino della matematica a soli 9 anni attraverso le equazioni, poi con il sostegno continuo dei genitori è  riuscito a raggiungere il traguardo storico, almeno per l’Italia, di immatricolarsi alla sua giovanissima età . “Ho lavorato tantissimo per superare gli esami – ha raccontato Lorenzo – e nel frattempo ho anche preparato gli A-Level di Cambridge. Superato l’esame di maturità  inglese ho ricevuto offerte da università  importantissime in Italia e all’estero, ma il mio sogno è  sempre stato quello di studiare a Pisa, che è  l’Università  di Alessio Figalli che per me è  come Superman, anche se preferisco l’algebra”. Alessio Figalli, anche lui romano, 37enne, è  uno dei più  celebri matematici italiani di fama riconosciuta all’estero e pluripremiato.

Riproponiamo l’intervista a Lorenzo pubblicato lo scorso febbraio sul numero 27 di Prisma

Quel geniale giovane Gauss

Se la pandemia legata al Covid 19 non avesse stravolto le nostre vite negli ultimi dodici mesi, in questi giorni Lorenzo sarebbe in Germania a studiare matematica all’università di Gottinga. Invece, segue a distanza i corsi di questo prestigioso ateneo. Come tanti altri studenti. Con la particolarità che Lorenzo ha 13 anni e ha iniziato a seguire i corsi dell’università di Roma 3 quando ne aveva 11! Lorenzo è quello che in maniera forse un po’ superficiale ma che rende l’idea viene definito un genio, anche se lui e la sua famiglia non amano definirlo cosi, un ragazzo prodigio che all’età di 9 anni ha scoperto il fascino e la forza della matematica attraverso le equazioni: “Ero a un campo scuola e non potevo giocare con gli altri ragazzi per un problema al tallone. Allora ho iniziato a leggere gli Elementi di analisi matematica di Roberto Ferrauto, un libro di testo per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori. Rimasi colpito dalle pagine che spiegavano le equazioni. Appena tornato a casa, ne volli sapere di più e chiesi a mio padre”.

Lorenzo Salerno

È iniziato così il cammino straordinario che lo ha portato già all’età di 11 anni a frequentare l’università di Roma Tre come uditore, sostenendo e superando l’esame di Analisi a Ingegneria e poi Algebra 1 per il corso di laurea di Matematica. È poi passato direttamente dalla prima alla terza media e adesso, grazie a un accordo tra il liceo scientifico “Istituto Giovanni Paolo II” di Ostia e l’università di Gottinga, Lorenzo è a tutti gli effetti uno studente universitario e a scuola è esonerato dallo studio di matematica, fisica e chimica. Le materie, insomma, che studierà e approfondirà nel suo percorso universitario che lo scorso settembre ha subìto un’accelerata per certi versi storica: l’università di Gottinga ha immatricolato il ragazzo che potrà così laurearsi in matematica in tempi da record per il nostro Paese. In Italia nessuno è come lui e anche in Europa sono pochissimi: “Siamo in contatto con genitori di ragazzi cinesi, di Singapore – racconta il papà – La maggior parte dei ragazzi e delle loro famiglie si sono trasferiti negli Stati Uniti. Ma Lorenzo preferirebbe non andare negli Usa, perché li ritiene pericolosi”.
Il percorso costruito con l’università per Lorenzo si chiama “il Giovane Gauss”, in onore del matematico più famoso e bravo che ha frequentato l’ateneo tedesco. Un percorso studiato nei minimi dettagli dal papà Emanuele, una presenza costante al fianco di Lorenzo, tanto da dedicare l’intera sua giornata agli aspetti organizzativi legati allo studio del ragazzo: “Se fosse uno sportivo famoso, potrei definirmi il suo agente”, afferma con un sorriso. La compilazione del dossier che ha consentito a Lorenzo di iscriversi all’università tedesca, per esempio, ha richiesto un lavoro di oltre tre mesi. Non solo, ma la famiglia di Lorenzo (papà laureato in economia e mamma psicologa presso il Ministero dei beni culturali) ha dato vita a Stem Up, un’associazione culturale che promuove l’insegnamento delle materie scientifiche e che è diventata un punto d’incontro e di studio per i ragazzi tra i 6 e i 16 anni con un quoziente intellettivo al di sopra della media: “La ragione principale per la quale abbiamo deciso di fondare l’associazione – racconta Emanuele – era aiutare Lorenzo a socializzare con i ragazzi della sua età”. Il rischio, infatti, è che la passione per la matematica e quella per lo studio gli possano sottrarre pezzi importanti di socializzazione. “Senza contare la sua pigrizia”, aggiunge il papà, che poi lancia un appello: “Occorre aiutare i tanti piccoli Lorenzo italiani a non essere costretti ad abbandonare il proprio Paese per continuare a studiare e coronare i propri sogni”.
La giornata di Lorenzo è fortemente condizionata dallo studio. Ma a lui va bene così. “Noi gli proponiamo sempre delle attività alternative, non vogliamo che questa situazione lo soffochi – continua Emanuele – Se Lorenzo decidesse di saltare la sessione degli esami di giugno o se prendesse qualsiasi altra decisione, per noi non ci sarebbero problemi. Noi vogliamo solo che rimanga sereno e cresca soddisfatto. Il problema è che ogni volta che facciamo un discorso di questo tipo a Lorenzo, lui ci sta male”. “Io non mi sento obbligato a studiare – ribatte il ragazzo – Anzi, vorrei che le giornate fossero più lunghe per poter studiare. Anch’io sento la fatica, ma quella dello studio è una fatica che mi piace”. C’è un aneddoto che forse aiuta a capire Lorenzo, il suo mondo e la sua dedizione allo studio. Nella sua cameretta (“è ordinatissima e concepita solo per le attività legate allo studio”), il ragazzo ha una sedia durissima, scomoda, di quelle fatte con il pellet. Una sedia che però, nonostante le rimostranze dei genitori, Lorenzo non vuole cambiare: “La sedia dura mi piace – afferma Lorenzo – La comodità mi mette a disagio perché mi deconcentra e mi distoglie dallo studio”.

Nei pochi momenti non dedicati allo studio (“mi impegna circa 10 ore al giorno”), Lorenzo si comporta come i ragazzi della sua età: gioca alla playstation, chatta con i suoi amici Massimiliano e Vittoria (il primo ex compagno della scuola media, la seconda conosciuta all’associazione del papà), e legge i libri di fantascienza. Il suo autore preferito è Asimov, del quale ha appena finito di leggere La fine dell’eternità. Ha poi una passione per le spade laser, quelle di Star wars per capirci, tanto che sotto l’albero di Natale ne ha trovata una. “Appena la pandemia ce lo concederà, vorrei iniziare a combattere nei tornei organizzati”.
Lorenzo, che considera la matematica “il livello di massima astrazione dell’intelligenza”, sta battendo strade inesplorate con la naturalezza e l’incoscienza che solo l’età e un’intelligenza fuori dal comune possono dare. Per poterlo iscrivere, l’università di Gottinga ha concesso tre deroghe: una relativa all’età, una per la lingua e l’ultima alla presenza, anche se questa è legata anche all’emergenza Covid. La famiglia di Lorenzo si è fatta carico di ingaggiare un traduttore che è anche matematico e che ogni settimana fa da tramite tra l’ateneo e il ragazzo. L’istruzione di Lorenzo è molto cara. Se il dipartimento di matematica di Roma 3 si è offerto di affiancare e sostenere il ragazzo in maniera gratuita, sulla famiglia gravano le spese sia del traduttore sia di un filologo che affianca il ragazzo nello studio delle materia umanistiche. Il programma di studio lo porterà entro tre anni alla laurea, ma ogni sei mesi Lorenzo si sottopone a un check. Il primo è proprio a febbraio. “Due prove a settimana sono tante. È difficile, ma non sono pentito”, racconta. Quest’anno lo attendono gli esami di analisi 1 e 2, algebra lineare 1 e 2 e una serie di esami considerati “minori”, tra i quali la prova di programmazione. Il suo sogno è quello di studiare la matematica anche da adulto, “ma ancora non ho deciso se nel campo dell’analisi o dell’algebra”.
Intanto, ha raccolto in un libro (l’Eserciziario di Lorenzo) tutte le prove sostenute con l’università di Gottinga. Si tratta di esercizi di analisi svolti con modalità diverse da quelle più diffuse nei nostri corsi di laurea che Lorenzo vuole condividere con i ragazzi italiani: “Vorrei far vedere loro che esiste anche un altro modo di studiare la matematica”. A che gli ha proposto scherzando di metterli su eBay e venderli, Lorenzo ha risposto a brutto muso: “La matematica non si vende”.

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