Che cos’è un biliardo matematico? Quale traiettoria compie la pallina rimbalzando sulle sponde? Dato il punto di partenza della pallina, esistono biliardi con punti inaccessibili? E cosa c’entrano le ciambelle e i pretzel? Ad alcune di queste curiose domande – in realtà, profonde questioni matematiche – ha cercato di rispondere la matematica Maryam Mirzakhani, la prima donna a vincere la Medaglia Fields, una matematica eccezionale, una delle menti più notevoli di questo millennio. Originaria di Teheran, ha insegnato presso l’università di Stanford dal 2008 fino alla morte prematura, il 15 luglio 2017. Nella sua breve attività ha lasciato un segno profondo, con risultati originali che continueranno a ispirare la ricerca matematica ancora per molti anni. La sua scomparsa destò grande clamore e un dolore immenso nella comunità matematica tanto che nel 2018, in occasione del primo “Convegno mondiale delle donne in matematica”, è stato deciso di dedicare il 12 maggio, la data del suo compleanno, alla celebrazione delle donne in matematica. Ci piace ricordarla, oltre che per i suoi straordinari contributi matematici, anche per aver aperto definitivamente alle donne un mondo, quello matematico, dove troppo spesso sono state ingiustamente considerate solo ospiti. Maryam ci ha lasciato troppo presto ma, circondata dalla sua famiglia matematica, è certamente unica ma mai sola.
Nell’assenza ancora di una biografia autorizzata “ufficiale”, la vita di Maryam Marzakhani possiamo conoscerla attraverso i suoi articoli, alcuni contributi – soprattutto successivi alla morte -, alcune citazioni colte qua e là (Piergiorgio Odifreddi, ad esempio, cita ne Il genio delle donne un passo da Matematici. Una veduta esterna del mondo interiore in cui Maryam dice: “Ho avuto un’infanzia felice. Attorno a me le donne venivano incoraggiate a essere indipendenti e a perseguire i propri interessi. Ricordo che guardavo programmi televisivi su donne ammirevoli e forti, come Madame Curie o Helen Keller. Da bambina, però, sognavo di diventare una scrittrice, il mio passatempo preferito erano i romanzi. In seguito mi lasciai coinvolgere dalle competizioni matematiche, e via via mi sono interessata sempre di più alla materia. Anche i miei amici più cari si interessavano di matematica, e mi hanno stimolato e ispirato negli anni dell’università”. Ci piace anche ricordare la storia delicatissima e originale che le ha dedicato Comics&Science –The Mirzakhani Issue – firmata dalla penna di Davide La Rosa e disegnata magistralmente da Silvia Ziche, amatissima veterana delle fumettiste italiane.